Le cause della stitichezza

 

cause stitichezzaLa stitichezza, o stipsi, è un problema che colpisce almeno 13 milioni di individui in Italia, specialmente di sesso femminile e di età avanzata. Sono ben 9 milioni le donne italiane che soffrono di stipsi, contro i 4 milioni di uomini. Nella popolazione adulta la stitichezza tende ad interessare soprattutto i soggetti più anziani.
In realtà la stipsi non è una vera e propria malattia, bensì un sintomo che può manifestarsi a causa di alterazioni funzionali ed organiche dell'intestino. All'origine della stipsi ci possono essere anche malattie che interferiscono solo indirettamente con la funzionalità intestinale, come per esempio il diabete e l’ipotiroidismo.

La stitichezza generalmente si manifesta con un ritardo o una scarsità nell'evacuazione delle feci. In genere si parla di stitichezza o costipazione quando nel corso di un arco di tempo di 12 mesi un soggetto manifesta un ridotto numero di evacuazioni settimanali, difficoltà e sforzo nell'evacuare ed una sensazione di ostruzione ano-rettale.
Lo stile di vita sedentario ed un’
alimentazione incongrua, tendenzialmente povera di scorie, sono fattori che contribuiscono notevolmente all'insorgenza della stitichezza. Ma a determinare la stipsi possono essere anche problematiche più complesse, come il prolasso della parte terminale dell'intestino, patologie ano-rettali come emorroidi, ragadi e rettocele, malattie di origine nervosa, l’assunzione di determinati farmaci e patologie funzionali che colpiscono l'intestino, quali colite e diverticolite.

In assenza di una patologia specifica, la stitichezza può essere attribuibile, come abbiamo visto, ad una dieta incongrua, ad uno stile di vita sedentario che determina una ridotta attività motoria del colon ed alla sindrome del colon irritabile.
La stitichezza si manifesta molto spesso anche durante la
gravidanza, a causa dei cambiamenti ormonali che rilassano i muscoli del tratto gastro-intestinale e della dislocazione del colon da parte dell'utero.
Se la stitichezza continua ormai da diverso tempo (e parliamo di
stitichezza cronica) e qualora insorga all'improvviso o sia accompagna da astenia, dolori addominali, febbre o sanguinamento è consigliabile rivolgersi ad un medico. Dopo questa introduzione andiamo adesso a sviscerare l'argomento.

 

 

Elenco sintetico cause stitichezza

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Le cause della stitichezza più frequenti sono:

  • Alimentazione ricca di zuccheri e di grassi animali (carne, uova e latticini) e povera di fibre (ortaggi, cereali integrali e frutta);

  • Abitudini comportamentali sbagliate, come il reprimere spesso lo stimolo a defecare o il masticare velocemente durante i pasti;

  • Mancanza di attività fisica;

  • Sindrome del colon irritabile;

  • Cambiamenti improvvisi nella dieta o nella routine quotidiana, come accade ad esempio quando si è in viaggio;

  • Farmaci, tra i quali antidolorifici, narcotici, antidepressivi, tranquillanti, antiacidi contenenti calcio o alluminio, antispastici, composti del ferro, alcuni diuretici, gli antiepilettici e i farmaci antipertensivi;

  • Eccessivo uso di purghe.

 

Stitichezza, cause particolari

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I problemi intestinali possono altresì riguardare particolari condizioni di salute della persona o l'uso di certi alimenti.

 

La stitichezza annovera cause quali:

  • Gravidanza e i cambiamenti ormonali che si verificano durante la maternità.

  • Ipotiroidismo, uno scarso funzionamento cioè della tiroide.

  • Alcune malattie quali la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, la sclerodermia, il lupus e il diabete.

  • Disturbi psicologici ed emotivi, come l'ansia, il pessimismo e la mancanza di fiducia possono provocare alterazioni delle funzioni intestinali.

  • Eccesso di fibre alimentari, così come la scarsità, può causare stitichezza, specie se non si beve acqua a sufficienza.

  • Disidratazione, con perdita di sali corporei, conseguente a episodi di vomito o diarrea.

  • Cioccolato al latte, astringente per via dei tannini in esso contenuti.

 

Stitichezza nei neonati

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Nei neonati la stitichezza è un fenomeno piuttosto comune e non deve preoccupare.

La frequenza con cui evacua un neonato varia molto; il bambino allattato al seno può defecare più volte al giorno così come ogni due o tre giorni. Il latte artificiale, invece, è facilmente causa di stipsi perché privo di lattulosio, uno zucchero che si trova naturalmente nel latte materno e che ha azione lassativa.

Nel caso in cui il lattante evacui di rado, ogni cinque o sei giorni, e si sforzi molto non c'è da allarmarsi finché le sue feci risultano morbide e di colore giallo chiaro.

L'affaticamento palese è dovuto all'incapacità del piccolo di usare i muscoli giusti, quelli interessati alla defecazione. Durante l'atto il neonato si aiuta sforzando altre parti del corpo, incluse braccia e gambe.

I pediatri considerano stitico il neonato quando evacua ogni tre o quattro giorni, piange, si lamenta, prova un evidente dolore durante l'atto ed emette feci dure, secche, rotonde (definite caprine).

 

 

Stitichezza nei bambini

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Tipica è la stitichezza nei bambini di due o tre anni, Oltre alle cause alimentari descritte sopra, ve ne possono essere altre di natura emotiva.

A questa età il piccolo deve imparare a usare il vasino, evento che può diventare enorme fonte di stress.

Molto spesso i bambini più grandi soffrono di stipsi a causa di sbagliate abitudini comportamentali. Può succedere che il bimbo trattenga lo stimolo ad andare di corpo perché impegnato nel gioco oppure per non usare un bagno estraneo (quello di scuola per esempio).

Tensioni emotive come problemi familiari o difficoltà negli studi possono indurre il bambino a non evacuare anche per molti giorni.

 

Stitichezza negli anziani

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Tra gli anziani la stitichezza è un problema molto diffuso. Una dieta con poche fibre, la sedentarietà, l'abuso di farmaci e la scarsa assunzione di liquidi sono le cause principali della stipsi in queste persone.

Si aggiungono poi abitudini intestinali inappropriate, come ignorare la necessità di andare in gabinetto, rimandandola a un momento successivo.

Una dentatura difettosa può portare inoltre a problemi di masticazione e alla conseguente preferenza per i cibi molli, privi di fibre.

 

Quando sentire un medico

Qualora la stitichezza permanga per più di tre settimane e sia accompagnata da altri sintomi (dimagrimento, perdite di sangue e dolori addominali) può essere segnale di un disturbo più grave. È bene in questi casi sentire al più presto il medico di famiglia.

 

Le conseguenze della stipsi

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I problemi a defecare nel tempo possono generare delle spiacevoli conseguenze, come le ragadi (piccole dolorose ferite causate dal passaggio di feci dure) e le emorroidi infiammate e gonfie (dovute allo sforzo eccessivo durante l'espulsione).

A loro volta ragadi ed emorroidi possono peggiorare la stipsi e creare un circolo vizioso dal quale è difficile uscire.

 

Stitichezza, consigli pratici

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Alcuni consigli pratici aiutano a combattere la stitichezza cronica.

  • Migliorare il regime alimentare, aggiungendo nella dieta più fibre;

  • Mangiare lentamente e masticare bene il cibo;

  • Praticare una regolare attività fisica;

  • Bere appena svegli un bicchiere di acqua naturale a temperatura ambiente a digiuno;

  • Assumere un cucchiaio di semi di lino al giorno, per favorire la peristalsi intestinale;

  • Andare di corpo alla stessa ora, in modo da educare l'intestino;

  • Ritagliarsi dei momenti di relax: stress e ansia possono procurare problemi intestinali;

  • Non soffocare lo stimolo e rimandare a un momento successivo;

  • Piazzare un piccolo sgabello (detto squatty potty) davanti al water su cui poggiare i piedi. I piedi appoggiati a tale altezza permettono una posizione del corpo più adatta a una buona evacuazione.

 

Stitichezza, false credenze

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Esistono alcune false credenze in circolazione che riguardano il regolare funzionamento dell'intestino.

Una tra queste è che si debba andare di corpo tutti i giorni.

In realtà la frequenza con sui si va in bagno è molto soggettiva e può variare dalle tre volte al giorno a tre volte alla settimana, senza per questo parlare di stitichezza.

Un'altra convinzione del tutto erronea è che le scorie alimentari, rimaste a lungo nel corpo, producano malattie o invecchiamento.

La fiducia in credenze del genere può comportare un uso smoderato di purganti, uso che alla lunga produce come conseguenza un intestino pigro.