I sintomi della stitichezza

 

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Generalmente la stitichezza è caratterizzata da una sensibile riduzione della frequenza delle evacuazioni e del volume delle feci. I sintomi della stitichezza, tuttavia, tendono a variare da persona a persona, in quanto sono spesso indotti da varie cause.

È risaputo che
stress, nervosismo e tensione, specialmente relativa all'ambiente di lavoro ed alle relazioni interpersonali, possono avere effetti diretti sulle funzioni intestinali.

Il sintomo più immediato della stitichezza riguarda la quantità delle feci espulse durante l'evacuazione, che risulta particolarmente scarsa. Le dimensioni dei singoli frammenti sono alquanto ridotte e la consistenza delle feci è generalmente dura.

Se l'evacuazione delle feci ha luogo meno di tre volte nell’arco di una settimana, significa che si è in presenza di un rallentamento del transito intestinale e pertanto si soffre di costipazione. Può anche capitare di espellere feci di dimensioni ridotte più volte al giorno. Questo sintomo è anch’esso attribuibile alla stitichezza, così come la sensazione di svuotamento incompleto, dolore e gonfiore addominale e la tendenza a spingere durante l’evacuazione.

Altri sintomi della stipsi includono anche meteorismo, il falso bisogno di evacuare frequentemente e la sensazione di pesantezza costante.

Tuttavia, la maggior parte degli episodi di stipsi è temporanea. Nella stragrande maggioranza dei casi, con l'adozione di una dieta più ricca di fibre ed acqua naturale ed un’attività fisica costante è possibile contrastare i sintomi della stitichezza, senza ricorrere all’uso di lassativi o altri medicinali. Qualora i sintomi non accennino a passare, si consiglia di consultare il proprio medico o un naturopata.

La stitichezza è generalmente più comune nei soggetti di sesso femminile e tende ad intensificarsi durante la gestazione e prima dell’arrivo delle mestruazioni, a causa dei maggiori livelli di ormoni femminili nel sangue. In linea di massima, la stipsi non risulta essere legata all’età. L'aumento delle difficoltà nell’evacuazione con l'avanzare degli anni è infatti determinato dalla graduale diminuzione dell'attività fisica, dai medicinali di cui la maggior parte dei soggetti anziani fa uso e dalla riduzione dell'assunzione di alimenti.

 

 

Elenco sintetico dei principali sintomi

La stitichezza, o stipsi, è un disturbo intestinale caratterizzato da una diminuzione delle defecazioni e dal notevole sforzo che si compie durante l'atto.

 

I sintomi più comuni della stitichezza sono:

  • Diminuzione del numero delle evacuazioni (meno di tre volte alla settimana).

  • Feci dure, piccole e bitorzolute.

  • Tendenza a spingere durante l'evacuazione.

  • Sensazione di evacuazione solo parziale.

  • Bisogno d'intervenire manualmente per aiutare l'espulsione delle feci.

 

Come accennato sopra, la stipsi presenta vari sintomi che vanno dal meteorismo al mal di stomaco, dal dolore al fianco al bruciore anale.

Questi sintomi sono meno evidenti e possono essere il segnale di un disturbo ben più grave. Motivo per cui, se la stitichezza non si risolve in tempi brevi, è bene rivolgersi al medico di famiglia.

 

Ulteriori sintomi: bruciore anale, meteorismo, mal di stomaco, dolore al fianco

 

sintomi stitichezzaIl bruciore anale è un sintomo che può presentarsi a intervalli o in modo costante. È caratterizzato da una intensa sensazione di prurito all'altezza dell'ano, spesso accompagnata da dolore. Generalmente è provocato dalla presenza di ferite o piccole lacerazioni nell'orifizio.

La stitichezza può portare anche un fastidioso meteorismo, un eccesso di gas accumulato nell'addome che causa il tipico, fastidioso gonfiore della pancia e la flatulenza.

Un altro sintomo della stipsi abbastanza comune è il mal di stomaco, da non confondersi con il malessere che si prova dopo aver consumato un pasto troppo abbondante. Il mal di stomaco dovuto a stitichezza si manifesta con fitte, dolori addominali, crampi, senso di pesantezza, gonfiore e talvolta bruciori.

Molto spesso la persona stitica avverte anche un dolore al fianco sinistro, nella parte bassa dell'addome, e non immagina che sia dovuto proprio alla stitichezza.

 

Sintomi stitichezza cronica

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Oltre a quelli descritti sopra, la stitichezza, specie se cronica, può comportare altri sintomi più gravi e dolorosi. Tra questi le ragadi anali, i fecalomi e il prolasso rettale sono i più frequenti.

Le ragadi anali sono piccole ferite formatesi all'interno dell'ano durante l'evacuazione. Possono provocare un dolore intenso e talvolta perdita di sangue durante la defecazione, specie se le feci da espellere sono molto dure.

Per fecaloma s'intende un ammasso di feci secche che non viene espulso naturalmente, ma richiede l’intervento esterno. La sensazione che lo accompagna è quello di un fastidioso “tappo” nell'ano, ogni giorno più secco e duro.

I soggetti più colpiti dal prolasso rettale sono le persone anziane per via di un generale indebolimento dei muscoli pelvici. Per prolasso rettale s'intende la fuoriuscita di una parte dell'intestino retto dal canale anale. La mucosa uscita diventa rigonfia e infiammata.

Nonostante questo sintomo riguardi di frequente gli anziani, può manifestarsi nelle donne in gravidanza o, più raramente, nei bambini molto piccoli. (di età compresa tra uno e tre anni).

 

 

Stitichezza nei neonati, sintomi

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Tra i neonati la stitichezza è piuttosto consueta, soprattutto nei bambini alimentati con latte artificiale. Il lattante che soffre di stipsi evacua ogni tre o quattro giorni, piange, si lamenta spesso ed espelle feci dure, secche e rotonde come palline.

Questo accade perché il latte artificiale non contiene il lattulosio, uno zucchero presente naturalmente nel latte materno, che contribuisce a rendere le feci molli.

Prima di intervenire con clisteri o lassativi naturali è fondamentale rivolgersi al pediatra, che valuterà la situazione e consiglierà un latte più adatto al piccolo.

 

Stitichezza nei bambini, sintomi

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Anche nei bambini più grandicelli la stipsi più considerarsi una condizione molto comune. Si può parlare di stitichezza quando il bambino non va di corpo per più di due giorni o se le feci sono dure e dolorose da espellere.

 

Il piccolo che soffre di stitichezza manifesta inoltre i seguenti sintomi:

  • dolori addominali

  • flatulenza

  • feci maleodoranti

  • inappetenza

  • nervosismo, irritabilità e stanchezza

 

Stitichezza, sintomi psicologici

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L'aspetto psicologico è spesso fondamentale nel disturbo della stitichezza. L'ansia, lo stress, il nervosismo, la paura o la rabbia possono diventare sintomi indicativi di stipsi (stitichezza da stress).

Chi soffre di stitichezza cronica talvolta presenta anche irritabilità, stanchezza costante, sonnolenza e un senso di spossatezza che influisce negativamente sulla propria routine.

 

 

Sintomi della stitichezza, consigli pratici

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Anche se non manifestiamo i sintomi più dolorosi tipici della stitichezza, è importante non sottovalutare nessun segnale che possa rivelare un problema intestinale.

Trascurare il disturbo, infatti, alla lunga può portare a un peggioramento della condizione, fino al manifestarsi dei sintomi più gravi e fastidiosi.  Nei casi più severi può diventare necessario addirittura un intervento chirurgico.

Pochi semplici accorgimenti aiutano l'intestino a rimanere regolare o a risolvere il problema se già presente.

Un modo efficace per stimolare l'intestino e mantenere le feci morbide è quello di bere molta acqua, soprattutto al mattino, meglio se a digiuno.

Non appena si avverte lo stimolo ad andare di corpo, è essenziale non reprimerlo e rimandare a un momento successivo. Sforzarsi di evacuare alla stessa ora ogni giorno educa l'intestino a una sana routine.

L'uso di un lassativo non è un problema se si presentano i sintomi della stitichezza. È fondamentale però non eccedere con le purghe, perché con l'andare del tempo potrebbe provocare l'effetto contrario e aggravare la stipsi.

La persona stitica molto spesso si nutre in modo sbagliato con una dieta ricca di zuccheri e di grassi animali. L'assunzione di alimenti ricchi di fibre (ortaggi, cereali integrali e frutta) non solo risolve in molti casi un problema di stitichezza, ma può addirittura prevenirlo.

 

Sintomi stitichezza, quando preoccuparsi?

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Quando la stipsi si fa ostinata e perdura a lungo, allora bisogna prestare attenzione ai vari sintomi e rivolgersi al medico.

In particolar modo è bene controllare che:

  • Non si presentino crampi molto dolorosi e vomito.

  • Non passi una settimana senza essere riusciti a evacuare, nonostante l'uso di purganti.

  • Non ci siano perdite di sangue nelle feci.

  • Il vostro corpo non dimagrisca all'improvviso, senza un motivo  apparente.