Stitichezza Cronica

 

stitichezza cronicaSi parla di stitichezza, o stispi, dal greco stipsis, quando si ha difficoltà ad evacuare e la defecazione risulta irregolare ed infrequente. In caso di frequenza inferiore a tre evacuazioni alla settimana, eccessivo sforzo durante l'emissione del bolo fecale, feci dure e sensazione di incompleto svuotamento intestinale e di ostruzione anorettale si è in presenza di stitichezza o constipazione. Se non si riconosce una causa sistemica si parla di stipsi idiomatica, che non deriva da altre malattie. A seconda dei risultati delle indagini diagnostiche e delle caratteristiche cliniche, la stipsi cronica si suddivide in stipsi da rallentato transito, stipsi da ridotta sensibilità rettale e stipsi da dissinergia addominopelvica.

 


In caso di stipsi da rallentato transito, il disturbo interessa l’intero tratto gastrointestinale e determina una mancata progressione del bolo fecale. Ne consegue una stipsi di grave entità grave, che può originare complicazioni alle strutture neuromuscolari dell’intestino.
La stipsi da ridotta sensibilità rettale può dipendere dall’abuso di lassativi, mentre la stipsi da dissinergia addominopelvica, la più frequente, è caratterizzata dalla mancanza di coordinazione tra i gruppi muscolari del pavimento pelvico che determinano una contrazione del muscolo puborettale, indispensabile per una corretta defecazione.
La complicanza più frequente della stitichezza cronica è costituita dalla malattia emorroidaria, che si scatena in seguito alla difficoltà ad evacuare. Molti soggetti abusano di lassativi per risolvere i problemi di stitichezza ed i relativi problemi di emorroidi. L’uso di creme per le emorroidi dovrebbe avvenire solamente su consiglio specifico del medico. L’autogestione del disturbo emorroidale può spesso rivelarsi controproducente, e pertanto è fondamentale rivolgersi ad un colon-proctologo.
Inoltre, la stitichezza cronica può generare una serie di complicazioni e disturbi anche di grave entità, come occlusioni intestinali, fecaloma, megacolon, dolori addominale cronici, volvolo e carcinoma del colon-retto.

 

 

Stitichezza cronica nei bambini

La stitichezza è una affezione molto diffusa che può interessare tutte le fasce di età. Si può manifestare già nei bambini in tenera età, così anche durante la pubertà, negli adulti ed in età avanzata. La prevalenza della stitichezza nei bambini varia tra il 7 ed il 30%, risultando una delle patologie più frequenti dell’età pediatrica.

 

Rimedi naturali contro la stitichezza cronica

Se non si assume una giusta quantità quotidiana di fibre, difficilmente all’interno dell'intestino l'acqua verrà assorbita in quantità sufficiente a rendere le scorie fecali adeguatamente morbide. Le fibre vegetali producono una maggiore quantità di prodotti di scarto, che hanno la capacità di sollecitare i movimenti peristaltici, come le contrazioni gastrointestinali che si propagano dall'alto verso il basso favorendo l’avanzamento del suo contenuto.
Assumendo un'adeguata quantità di fibre vegetali è possibile contrastare la stitichezza senza ricorrere all’uso di farmaci e terapie più invasive, come l’idrocolonterapia ed il lavaggio intestinale. È consigliabile consumare almeno 25-30 grammi al giorno di alimenti ad alto contenuto di fibre vegetali ogni giorno, preferendo i cereali integrali alle farine raffinate, come la pasta bianca ed il pane bianco, per garantire un’adeguata ritenzione di acqua nell'intestino ed il relativo aumento della massa fecale con formazione di feci morbide, che transitano velocemente e vengono agevolmente espulse. Per facilitare il transito intestinale è altrettanto necessario che nell’organismo ci sia un ottimale livello di idratazione bevendo regolarmente e consumando verdure ricche di acqua di vegetazione. È inoltre necessario stimolare il fegato con verdure amare, tra cui la cicoria, le cime di rapa, i carciofi ed il radicchio. I frutti da preferire sono quelli ad azione lassativa come prugne secche, kiwi, mela con la buccia e pere mature. In caso di stipsi cronica è consigliabile sorseggiare ogni mattina a digiuno una soluzione di acqua, miele e limone, facilmente realizzabile sciogliendo un cucchiaio di miele in 100 millilitri d’acqua tiepida in cui si andrà ad aggiungere il succo di mezzo limone.