Lassativi osmotici

 

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I lassativi sono medicinali per la stitichezza che servono ad accelerare l’evacuazione intestinale stimolando la motilità dell'intestino. Noti anche con il termine di purganti, possono essere di diversi tipi, a seconda del meccanismo d’azione: esistono, pertanto, lassativi di massa che aumentano il volume delle feci; lassativi irritanti o stimolanti, lubrificanti e lassativi osmotici che lavorano trattenendo acqua nel colon. In questo articolo ci occuperemo proprio di questi ultimi.

Esistono anche i lassativi naturali e la parola "naturale" non deve ingannarci in quanto vi sono numerosi preparati di origine non sintetica che hanno principi attivi ben più potenti di farmaci in commercio, pertanto è sempre bene far riferimento, prima di utilizzarli, al tuo medico curante.

C'è da dire che i lassativi sono utilizzati per diversi motivi, alcuni non proprio validi: c’è chi ricorre ai purganti per una reale esigenza o chi semplicemente per dimagrire. Attenzione quindi sempre all’uso che se ne fa.

 

 

I lassativi osmotici: cosa sono e come agiscono

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I lassativi osmotici sono così denominati perché sono contengono ioni e molecole che non sono facilmente assorbiti dall’intestino e quindi hanno bisogno di acqua per agire in maniera osmotica.

I più comuni sono quelli salini a base di magnesio, solfato o fosfato: maggiore è la loro azione osmotica e più aumenta la quantità di acqua che trattengono nell’intestino, favorendo la formazione di feci morbide o liquide.

Esistono, poi, i lassativi osmotici a base di zuccheri e di polialcoli che funzionano come quelli salini, ma in più subiscono processi di fermentazione da parte della flora batterica. Un esempio di questi purganti è il lattulosio che produce acido lattico che non viene assorbito dal colon e quindi richiama maggiormente acqua, dando alle feci una consistenza morbidissima in modo tale da facilitare l'espulsione. La glicerina è un altro lassativo osmotico che ha maggiore efficacia se assunto per via rettale. Altri purganti osmotici a base di zucchero sono la mannite, il tamarindo ed il sorbitolo. La mannite deve essere assunta disciolta in acqua calda o latte con un dosaggio che non deve superare i 30 grammi al giorno; è utilizzata per gli anziani e per i bambini e ha un sapore gradevole perché dolce. Note fin dall’antichità sono le proprietà lassative del tamarindo, una pianta appartenente alla famiglia delle Leguminose, ricco di vitamine e minerali. Il sorbitolo o glucitolo è uno zucchero e ha un effetto lassativo se assunto ogni giorno in quantità che superano i 40 grammi.

 

 

I lassativi osmotici: gli effetti indesiderati, controindicazioni

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Come in ogni cosa, l’eccesso non va mai bene. Pertanto, i lassativi osmotici vanno assunti in dosi non eccessive e soprattutto in maniera continuativa perché possono causare problemi renali o squilibri elettrolitici. Sono pressoché vietati e controndicati ai soggetti affetti da patologie ai reni. Ad alte dosi il paziente può percepire nausea e sensazioni di vomito. Generalmente i lassativi non andrebbero comunque somministrati a bambini ed anziani o solo sotto stretto controllo medico.

Come già anticipato l’uso continuativo di questi medicinali è fortemente sconsigliato perché alcuni pazienti sviluppano tolleranze nei confronti di queste sostanza; inoltre, l’accumulo di magnesio è pericoloso in chi soffre di insufficienza renale.

 

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La stitichezza è un problema molto comune: se è patologica, non è consigliato ricorrere ad automedicazione, ma è opportuno parlarne col proprio medico di famiglia o con cliniche convenzionate (come ad esempio riabilitazionegruppioni.it) che indagherà a fondo in maniera specialistica.