Caffè e stitichezza

 

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Se il caffè è il segreto per rendere la tua giornata più produttiva e fa parte del tuo rituale quotidiano, allora saprai benissimo che stimola ogni parte del tuo corpo, dal tuo cervello al tuo tratto intestinale.

Non accade solo a te! Uno dei benefici meno discussi di una tazza di caffè è che può aiutare a facilitare i movimenti intestinali regolari per ragioni che gli scienziati non comprendono appieno.

In effetti, molti bevono caffè semplicemente per questo motivo, ma il caffè è davvero un modo sicuro ed efficiente per combattere la stitichezza?

Ognuno di noi metabolizza la caffeina in modo diverso ed è importante conoscere la soglia ovvero il limite di tolleranza di questa sostanza.

Coloro che metabolizzano in fretta riescono ad eliminare rapidamente la caffeina dal loro organismo mentre i “lenti metabolizzatori” manterranno più a lungo la caffeina in circolo, rendendosi più a rischio di ipertensione e infarto.

Così come gli effetti sulla salute variano da persona a persona anche il rapporto tra caffè e stitichezza può oscillare in base alle reazioni di ognuno di noi.

È anche importante indagare sulla causa principale che conduce ad una condizione di stitichezza: un individuo sano con un normale sistema digestivo non dovrebbe soffrire di episodi frequenti di stitichezza, se il tuo intestino non si muoverà senza un sorso di caffè, potrebbe significare che non ti  stai idratando correttamente, il consumo minimo per garantire una buona peristalsi intestinale dovrebbe essere all'incirca di 2 litri di acqua al giorno.

In che modo il caffè aiuta contro la stitichezza? Vediamo come dicono in proposito gli studi scientifici.

 

 

Caffè e stitichezza: cosa dicono gli studi

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Non ci sono prove scientifiche recenti su come il caffè influenzi le abitudini intestinali.

Ma uno studio del 2015 ha fatto notare che il caffè decaffeinato ha avuto un effetto significativo sui movimenti intestinali per quelli con ileo postoperatorio, rispetto al caffè e all'acqua contenenti caffeina.

L'ileo postoperatorio si riferisce a problemi digestivi che si verificano dopo un intervento chirurgico addominale. In questo caso, i pazienti studiati avevano subito un intervento chirurgico al colon.

Ci sono alcuni studi precedenti, risalenti agli anni '90, che affrontano la possibile connessione tra caffè e digestione.

Secondo uno di questi studi bere caffeina o caffè decaffeinato aumenterebbe la motilità rettosigmoidea, ossia il movimento all'intersezione dell'estremità del colon grande e del retto superiore.

Lo studio ha rilevato che questo movimento è aumentato nel giro di quattro minuti in circa il 29% dei partecipanti, mentre bere acqua calda non ha avuto lo stesso effetto.

Uno studio del 1998 inoltre ha rilevato che caffeina, caffè decaffeinato e un pasto da 1.000 calorie hanno stimolato il colon. Tuttavia, il caffè con caffeina ha stimolato il colon il 23 percento in più rispetto al caffè decaffeinato e il 60 percento in più rispetto all'acqua normale.

Dunque se è vero che il caffè può avere un effetto lassativo in alcune persone, ciò che non è ben chiaro è se questo stesso effetto sia provocato dal caffè o esclusivamente dalla caffeina in esso contenuta.

Dalle ricerche, di fatto, emerge che l'effetto del caffè contro la stitichezza non è dovuto esclusivamente alla caffeina, dal momento che il caffè decaffeinato ha mostrato lo stesso effetto o un effetto ancora maggiore.

Inoltre, la maggior parte delle persone analizzate nello studio non mostra alcuno stimolo all'evacuazione dopo aver bevuto altre bevande contenenti caffeina, come soda o bevande energetiche. Tuttavia, secondo la Fondazione internazionale per i disturbi gastrointestinali funzionali (IFFGD), il consumo eccessivo di bevande contenenti caffeina può causare perdita di feci o diarrea. E la caffeina nel caffè può agire come stimolante che potrebbe indurre la produzione di bile e aumentare i movimenti intestinali.

L'IFFGD indica anche che alcuni dolcificanti artificiali e il lattosio possono avere un effetto lassativo. Il lattosio è un tipo di zucchero presente nei prodotti caseari: se il tuo corpo non produce abbastanza enzimi necessari per digerire il lattosio, potresti avere sintomi come la diarrea.

 

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Anche i dolcificanti artificiali possono causare diarrea. Quindi, se aggiungi una quantità significativa di panna e zucchero al caffè e ti ritrovi in bagno poco dopo, potrebbe essere dovuto al lattosio o ad altri zuccheri, non al caffè stesso.

Un altro studio pubblicato dalla British Society of Gastroenterology ha suggerito che è l'acidità nel caffè che scatena la rapida reazione del nostro sistema digestivo al caffè stesso.

Secondo i ricercatori, il caffè ha un composto chiamato acido clorogenico che innesca livelli più alti di acido dello stomaco e anche una maggiore produzione di acido gastrico. Potrebbe essere proprio questo livello elevato di acidità generale a scatenare in modo violento le reazioni dello stomaco. Qualcosa nel caffè può anche innescare il rilascio di ormoni che aiutano la digestione, che accelererebbe i movimenti intestinali.

Il caffè aiuta a stimolare i muscoli del colon, portando alla peristalsi: quando essa si attiva, i muscoli del colon si contraggono e si rilassano per spingere il cibo digerito attraverso il sistema.

 

 

Caffè e stitichezza: il riflesso gastrocolico

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Il semplice atto di bere caffè o qualsiasi altra bevanda al mattino stimola un riflesso di defecazione noto come riflesso gastrocolico. Questo riflesso aiuta a far ripartire l'intestino ogni volta che mangi o bevi, anche se non esistono prove scientifiche che dimostrino che questo è il motivo per cui hai un movimento intestinale dopo aver bevuto caffè.

Tuttavia, per le persone con sindrome dell'intestino irritabile che hanno un riflesso gastrocolico ipersensibile, la ricerca suggerisce che il potenziale effetto lassativo del caffè può stimolare i movimenti intestinali subito dopo averne ingerito una tazza. Ecco perchè si consiglia spesso a chi soffre di stitichezza di bere caffè, soprattutto la mattina a stomaco vuoto.

Alcune persone credono che bere una bevanda calda al risveglio stimoli il sistema digestivo e porti ad un movimento intestinale.

In realtà il liquido caldo allarga i vasi sanguigni nel sistema digestivo e aiuta ad aumentare il flusso sanguigno e l'attività gastrointestinale. Dal momento che tutti non hanno bisogno di correre in bagno dopo aver bevuto un bevanda calda, ci possono anche essere altri fattori in gioco.

Di fatto il caffè non può essere considerato a tutti gli effetti un lassativo, ma piuttosto è un diuretico. In altre parole, se il caffè ti fa urinare di più e perdere liquidi, è più probabile che causi disidratazione e induca costipazione piuttosto che scatenare un movimento intestinale.

Ricerche più datate hanno dimostrato che sia il caffè classico che il caffè decaffeinato possono avere un effetto lassativo in una certa misura, mentre studi più recenti sono orientati più verso i ruoli specifici del caffè nella salute dell'apparato digerente. Non è chiaro il motivo per cui alcune persone sono colpite mentre altre no.

Può essere dovuto alla quantità di caffè che si beve, ad un disturbo intestinale preesistente.

Se soffri di stitichezza e bevi regolarmente caffè, limita l'effetto disidratante della caffeina nel caffè bevendo caffè decaffeinato (anche in cialde o capsule ndr cialdemania) o bevendo molte altre bevande che non contengono caffeina.

Non fare affidamento sul solo caffè per curare la stitichezza, aumenta gradualmente l'assunzione di fibre, aumenta i liquidi e fai più esercizio.

Ricordati solo di bere un caffè con moderazione: gli studi suggeriscono che il consumo medio di caffè con il massimo beneficio è di circa tre tazze al giorno. Parla con il tuo medico se la tua stitichezza non si risolve dopo aver apportato questi cambiamenti dietetici e di stile di vita.

Stitichezza e semi di lino

 

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La stitichezza è un problema ormai talmente diffuso e comune che i rimedi offerti dal mercato sono di tutti i tipi e pensati per tutte le esigenze.

Esistono in commercio, ad esempio tanti tipi di lassativi per curare la stitichezza, tuttavia vanno per la maggiore alcuni rimedi casalinghi, tra questi i semi di lino, che vantano tantissime proprietà e benefici per l'organismo e son un aiuto efficace e naturale per combattere i problemi di stipsi.

I semi di lino provengono da una pianta chiamata lino (Linum usitatissimum) sono ricchi di acidi grassi omega 3 e magnesio, hanno anche grandi quantità di vitamine, calcio e ferro, ma soprattutto grandi quantità di fibre alimentari, efficaci contro stitichezza e costipazione.

Vediamo quali sono i principali benefici e come assumere questo prezioso alimento.

 

 

Stitichezza e semi di lino: i benefici per la salute

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Ci sono molti prodotti di lino disponibili sul mercato come semi, olio e farina. I semi di lino contengono semi spezzati che rimangono dopo l'estrazione dell'olio.

I semi di lino sono un prezioso rimedio naturale contro la stitichezza: una tazza di semi di lino contiene 46 g di fibra alimentare, ma non è necessario assumerne così tanto per godere dei benefici, basterà integrare nella dieta un cucchiaino di semi di lino, che apporterà 2,8 g di fibra, facendo attenzione a consumarlo dopo averlo macinato finemente. In alternativa puoi acquistare semi macinati o farina di semi di lino.

I semi di lino sono molto ricchi di fibre insolubili, che forniscono massa e a loro volta distendono le pareti intestinali, innescando contrazioni e movimenti dell'intestino, favorendo l'evacuazione.

Inoltre contengono una fibra solubile chiamata mucillagine, che si lega con l'acqua per creare un gel che favorisce la peristalsi. Il seme di lino è senza dubbio un ottimo strumento da aggiungere alla nostra lista di rimedi casalinghi.

Per curare la stitichezza non è sufficiente acquistare qualsiasi prodotto a base di semi di lino: ad esempio l'olio di semi di lino è disponibile in forma liquida o sotto forma di capsule ma non contiene fibra, quindi non risulta idoneo per il trattamento della stitichezza.

L'olio di semi di lino  è  infatti commercializzato principalmente come integratore di omega 3.

Chi soffre di stitichezza dovrà dunque utilizzare i semi di lino contro la costipazione, soprattutto come valido aiuto a favore della peristalsi intestinale.

I semi di lino fanno parte inoltre della categoria di alimenti privi di glutine, pertanto possono essere regolarmente consumati senza alcun rischio anche da chi soffre di intolleranze.

L'aiuto contro la stitichezza è solo uno dei vantaggi dei semi di lino: nell'antichità venivano coltivati per l'abbigliamento, per il cibo e come medicina.

Oltre al trattamento della stitichezza, il lino veniva inoltre tradizionalmente usato come rimedio naturale per curare tosse, raffreddore e irritazioni della pelle.

 

Questo prodotto oltre ad aiutare contro la stitichezza apporta tanti altri benefici per la salute, ad esempio:

  • È un'ottima fonte di acidi grassi omega 3 che aiutano a ridurre il colesterolo e la pressione sanguigna;

  • Può aiutare a regolare i livelli di glucosio nel sangue nelle persone con diabete di tipo 2;

  • È una buona fonte di vitamine del gruppo B;

  • Ha una buona quantità diferro, calcio e manganese;

  • Ha proprietà anti-infiammatorie.

 

Stitichezza e semi di lino: dove comprarli e come usarli

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Il seme di lino è poco costoso ed è facilmente reperibile al supermercato o nei negozi biologici o di alimentazione naturale.

Perché i semi di lino apportino benefici nel trattamento della stitichezza dovranno essere rigorosamente macinati o utilizzati come decorazione di preparazioni dolci o salate, come pane o muffin.

E' sempre consigliabile macinare accuratamente i semi in un piccolo macinino o in un frullatore: in questo caso basterà aggiungere un po' d' acqua o liquido ai semi, il processo di miscelazione sarà così molto più semplice. Macina i semi appena prima di usarli.

Se non si consuma la polvere macinata piuttosto velocemente dopo la macinatura, si rischia  che i preziosi oli si ossidino e diventino rancidi.

Infine, ogni volta che consumi semi di lino macinati, devi assicurarti di bere molta acqua.

La fibra di lino assorbe l'acqua come una spugna: se è vero che questa particolare connotazione  è ottima per ammorbidire le feci e alleviare la stitichezza, potrebbe effettivamente causare costipazione senza un adeguato consumo di liquidi.

Il modo migliore per sperimentare i benefici del seme di lino è quello di consumare semi di lino nella loro forma germogliata. Inzuppandoli e quindi germogliandoli si elimina l'acido fitico e si può aumentare notevolmente l'assorbimento dei minerali, si consiglia pertanto di ammollare i semi di lino per almeno 10 minuti in acqua calda o per due ore in acqua fredda.

In alternativa è possibile lasciarli in ammollo tutta la notte e poi aggiungere l'intera miscela, che diventa simile ad un gel (semi più acqua) alle preparazioni.

L'aggiunta dei semi di lino alla dieta deve avvenire in modo progressivo per non ottenere effetti indesiderati: se decidi di includere semi di lino nella tua dieta, inizia dunque lentamente per alcune settimane, questo proprio per prevenire effetti collaterali come gonfiore o gas e per assicurarti che non peggiorino la costipazione.

Inizia con ½ cucchiaio al giorno e aggiungi gradualmente 2 cucchiai al giorno.

 

Aggiunti i semi di lino alla tua dieta nei seguenti modi:

  • Mescola ai tuoi cereali o nel tuo porridge o yogurt con miele

  • Aggiungili alle tue ricette dolci (muffin e biscotti ad esempio)

  • Aggiungili ai frullati

  • Cospargili su insalate o piatti di riso

  • Aggiungine 1-3 cucchiai macinati ad un frullato con molta o latte di mandorla / cocco

  • Unisci i semi di lino macinati al pane

  • Aggiungi alla granola germogliata fatta in casa.

  • Mescolare con acqua e utilizzare come sostituto dell'uovo nelle ricette vegetariane / vegane.

 

Ecco una ricetta dolce a base di semi di lino per aiutarti contro la stitichezza:

 

 

Muffin ai semi di lino

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ingredienti

125g di farina integrale

100 g di farina bianca

25 g semi di lino macinati

un pizzico di sale

40 g di zucchero di canna

1 cucchiaio di olio di girasole

1 uovo

200 ml di latte

85 g di uva passa o altra frutta secca

 

Preriscaldare il forno a 220°C

Mescolare il tutto e poi versarlo in  contenitori per muffin e infornare per circa 15 minuti fino a doratura.

 

Stitichezza e semi di lino: controindicazioni ed effetti collaterali

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Le proprietà dei semi di lino e i benefici che il consumo di semi apportano contro la stitichezza sono evidenti (uno ad esempio è proprio quello di evitare di assumere farmaci contro la stitichezza), meno lo sono gli effetti collaterali che questi alimenti possono avere.

Come è noto, tra le proprietà dei semi di lino si distingue il suo alto contenuto di fibra.

Mentre la fibra in generale è benefica per il corpo, il suo consumo non giova a tutti allo stesso modo. Ecco i più comuni effetti indesiderati dei semi di lino:

 

  • L'assunzione di semi di lino è controindicata nei pazienti che hanno il rischio di ostruzione intestinale. Questo è il caso dei pazienti con sclerosi sistemica, che dovrebbero astenersi dal consumare semi di lino perché possono in questi casi estremi causare stitichezza.
  • Il consumo di grandi quantità di semi di lino durante la gravidanza potrebbe influenzare il sistema riproduttivo del feto in via di sviluppo. Sebbene non ci siano dati scientifici sull'argomento, è meglio essere cauti e considerare queste controindicazioni.
  • Se stai assumendo farmaci, dovresti sapere che mangiare semi di lino può interferire con il loro assorbimento, quindi è opportuno che il suo apporto avvenga lontano dal periodo di somministrazione del farmaco.
  • Un altro effetto collaterale del seme di lino è che produce gas durante i primi giorni di consumo, che scompaiono quando il corpo si abitua ad esso.
  • Infine, si noti che i semi di lino sono un alimento molto ricco di calorie. Quindi attenzione a non esagerare se si ha necessità di perdere peso.

 

I semi di lino sono un ottima fonte di fibre ma non sono tollerati da tutti come abbiamo evidenziato. La stitichezza può essere spesso generate da cause infettive e batteriche: in questi casi, qualora non si tollerasse adeguatamente il consumo di semi di lino, si può ricorrere ad altri rimedi naturali altrettanto efficaci e validi, uno di questi è l'argento colloidale puro (acquistabile anche online argentocolloidale-italia.it), un potente antibatterico e antibiotico naturale benefico per l'intestino e utile contro la stipsi. Ricordiamo però sempre di non fare il "fai da te" in ambito medico e consigliamo sempre di rivolgersi al proprio medico di fiducia nel caso in cui il problema si potrae per troppo tempo.

Stitichezza: l’importanza di frutta e verdura nella dieta

 

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La stitichezza, nota anche come stipsi, è un problema molto diffuso che si manifesta con un’emissione di feci scarsa o poco frequente. Può essere il sintomo di una patologia più complessa, ma nella maggior parte dei casi è un semplice disturbo, non si lega ad altri problemi o malattie, può dipendere dipende da una vita troppo sedentaria o da un’alimentazione squilibrata ed è molto frequente nelle persone anziane e nelle donne.

Quando non è causata da problemi più o meno gravi, patologie epatiche o biliari e disturbi dell’apparato genitale femminile, la stitichezza può essere risolta soprattutto con una corretta alimentazione, una dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali e il giusto apporto di liquidi. Prima di ricorrere ai lassativi, peraltro da assumere solo dietro prescrizione e controllo del medico, la regola fondamentale è quella di rivedere le abitudini alimentari e di vita e correggerle di conseguenza.

 

 

Inserire frutta e verdura nella dieta quotidiana

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Se i problemi di stipsi non hanno risvolti patologici, una dieta che preveda il giusto apporto di fibre e un’abbondante quantità di acqua, rende le feci più morbide e favorisce la digestione, il movimento intestinale, l’evacuazione e spesso costituisce un eccellente rimedio al problema, evitando di assumere farmaci.

Tuttavia, nel caso in cui la stitichezza fosse accompagnata da dolori, prima di intraprendere qualsiasi modifica nell’alimentazione, si raccomanda di chiedere consiglio al proprio medico di fiducia.

 

Introdurre cinque porzioni di alimenti vegetali al giorno

Per equilibrare la dieta, contrastare la stitichezza e nel contempo evitare la monotonia, la soluzione è quella di introdurre almeno 4 / 5 porzioni di prodotti vegetali, tra frutta e verdura, in un unico giorno, non solo come alimenti singoli ma anche in abbinamento ad altre preparazioni.

La carne, per almeno due volte la settimana, può essere sostituita dai legumi, utilizzandoli per la preparazione di zuppe, creme e primi piatti con pasta o riso integrali: i legumi sono naturalmente ricchi di proteine e sali minerali, e favoriscono le funzioni intestinali.

Le verdure crude, specialmente le insalate a foglia larga, potrebbero causare qualche problema digestivo: in questo caso è utile privilegiare la verdura cotta, molto ricca di fibre e facilmente digeribile.

 

Cottura semplice e poco condimento

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Le verdure cotte sono tutte utili per risolvere la stitichezza, favorire la digestione e il buon funzionamento dell’intestino, specialmente i broccoli, gli spinaci, i carciofi, i fagiolini, i finocchi, le melanzane, le zucchine e i cavolini di Bruxelles: sono tutti di gusto gradevole, ricchi di fibre e di vitamine antiossidanti, e si prestano come contorno ideale per qualsiasi pietanza.

Per quanto riguarda i metodi di preparazione delle verdure, è bene privilegiare la cottura al vapore, al forno e al cartoccio, utilizzando come condimento poco olio extra vergine di oliva e aceto balsamico. Anche nella preparazione di minestre di ortaggi e legumi e di piatti unici, si consiglia di aggiungere come condimento solo l’olio di oliva naturale e di ottima qualità.

La regola ideale è quella di inserire almeno una porzione di verdura cotta al giorno, da consumare come contorno o sotto forma di minestra. Chi avesse problemi di digestione nei confronti della buccia che ricopre i legumi, può consumarli sotto forma di passato, avvalendosi di una centrifuga o di un estrattore (qui su https://siquri.com trovate vari modelli).

 

 

Limitare gli alimenti con effetto astringente

Privilegiare frutta e verdura per combattere la stitichezza è un’ottimo rimedio, occorre però prestare attenzione nel scegliere i vegetali ricchi di fibra, limitando al contrario quelli che provocano un effetto astringente.

Alimenti come patate, carote, banane e limoni, non contribuiscono a regolarizzare i movimenti dell’intestino, ma potrebbero al contrario inibirne le contrazioni, provocando un effetto contrario a quello desiderato.

 

Consumare regolarmente la frutta fresca di stagione

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Per usufruire dei benefici effetti della frutta nei confronti delle funzioni intestinali, è importante utilizzare solo prodotti di stagione, meglio ancora se di provenienza locale, non trattati e non sottoposti a lunghi periodi di conservazione.

I frutti che favoriscono il movimento intestinale e risultano benefici per i problemi di stipsi sono i kiwi, specialmente se consumati a digiuno, le pere, i fichi e le prugne, mentre le mele dovrebbero essere consumate con la buccia e preferibilmente cotte, magari con l’aggiunta di qualche prugna secca.

Nel caso di regimi alimentari con ridotto numero di calorie, occorre considerare che la frutta ha un elevato contenuto di zuccheri, controllando di conseguenza l’apporto calorico quotidiano.

 

Frutta secca e cereali integrali

L’abitudine di consumare yogurt fresco con l’aggiunta di cereali integrali e frutta secca è ideale per una prima colazione energetica che, al contempo, possa favorire la motilità intestinale e contrastare la stitichezza.

Questi alimenti, oltre a contenere la giusta quantità di fibre, costituiscono un’ottima fonte di proteine. Anche i frutti di bosco, da consumare al naturale o uniti allo yogurt, forniscono vitamine e sali minerali e favoriscono le funzioni dell’apparato digerente e dell’intestino

 

 

Acqua naturale con un’alta percentuale di magnesio

Per risolvere il problema della stitichezza, in aggiunta ad un’alimentazione ricca di frutta e verdura è necessario introdurre almeno due litri di acqua al giorno, scegliendo preferibilmente acqua minerale naturale molto ricca di magnesio, che facilita la digestione e regolarizza le funzioni dell’intestino.

 

Attenzione a non eccedere con le fibre

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Alimenti integrali, frutta e verdura sono ottimi per combattere la stitichezza, tuttavia occorre osservare alcune precauzioni, poiché in alcuni casi particolari potrebbero creare reazioni non desiderate.

Per chi soffre di diverticolite, è opportuno limitare il consumo di ortaggi filamentosi come finocchi o sedano, e di frutti che contengano piccoli semi come uva, kiwi e frutti di bosco, mentre i legumi sono da preferirsi sotto forma di passato.

Aumentando il consumo di fibre potrebbe verificarsi una temporanea sensazione di meteorismo, che in genere si risolve da sé: per ridurlo si consiglia di consumare la frutta lontana dai pasti, di condire le verdure solo con poco olio di oliva crudo, di evitare acqua e bevande gassate e di idratarsi adeguatamente ogni giorno.