Glucomannano fibra contro la stitichezza

 

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ll glucomannano, composto di glucosio e mannosio, è una fibra vegetale solubile in acqua che deriva dalla radice di una pianta chiamata Amorphophallus konjac. La sua funzione principale è quella di lassativo oltre che di aumentare il senso di sazietà, di contrastare l’assorbimento dei grassi oltre che l’aumento del colesterolo.

 

 

Il glucomannano contro la stitichezza e altre malattie

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Come fibra alimentare, il glucomannano è un potente lassativo che provoca un'efficace attività rilassante: visto che transita attraverso il colon più agevolmente, richiede un minore sforzo fisico per espellere la materia organica in eccesso. In pratica quindi aumenta il volume delle feci, riducendo anche il senso di pesantezza che può insorgere dopo mangiato.

Il glucomannano inoltre è consigliabile anche a coloro che soffrono di intestino irritabile: se il disturbo è associato a stipsi, si renderà necessario assumere il glucomannano insieme a molta acqua in modo da rendere le feci più morbide e facili da eliminare. Invece in presenza di diarrea occorrerà diminuire le quantità di acqua.

E ancora, il glucomannano è utile anche nei casi di diverticolite e secondo i più recenti studi viene indicato nel trattamento dell'obesità perché produce una sensazione di sazietà, ma riesce anche a far abbassare il colesterolo nel sangue agendo sul trasporto del colesterolo e degli acidi biliari, riducendo anche il livello di zucchero nel sangue. Ecco perché viene consigliato anche ai malati di diabete in quanto permette di ritardare e rallentare l’apporto di glucosio alla mucosa intestinale.

 

 

Reperibilità e utilizzo del glucomannano

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Non tutti lo sanno, ma il glucomannano si utilizza in diversi prodotti alimentari come addensatore, emulsionante, fonte solubile di fibra. Ecco perché lo troviamo in buone quantità nei prodotti da forno, sughi pronti, bevande, caramelle e più in generale in molti alimenti confezionati e congelati. Ma lo si trova anche in formato naturale, da aggiungere agli impasti per le torte o della pasta: sarà sufficiente cuocerlo per un massimo di cinque minuti e sarà pronto, anche per essere aggiunto alla carne, alle verdure o all’insalata.

La dose consigliata giornalmente varia da 1 a 4 grammi al giorno e gli integratori di glucomannano si trovano in commercio sotto forma di polvere o compresse a base di estratto secco, da 500 milligrammi (quindi se ne prendono da 2 a 6 al giorno). Ideale è assumere le compresse glucomannano circa mezz’ora prima dei pasti principali, in maniera da favorire la massima riduzione dell'appetito, sempre accompagnandoli almeno con un bicchiere d'acqua. 

Quali possono essere gli eventuali effetti indesiderati dopo l’assunzione del glucomannano? Anzitutto diarrea e pesantezza di stomaco, ma solo se si utilizza in quantità esagerate, e ancora meteorismo e riduzione nell’assorbimento delle vitamine liposolubili.

Stitichezza in menopausa: cause e cure

 

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Tra i 40 anni, per le donne che la vivono presto, e i 50 anni fisiologicamente entrano in quella fase che si definisce di menopausa. E insieme alla scomparsa del ciclo mestruale ci sono anche modificazioni importanti della loro sfera ormonale che vanno ad incidere in maniera importante sulla regolarità dell’intestino e quindi sulla regolarità o meno dell’intestino.

 

 

Le cause della stitichezza in menopausa

In realtà però gli ormoni sono soltanto una delle possibili cause che portano alla stitichezza in menopausa perché un ruolo decisivo ce l’hanno anche l’alimentazione e gli stili di vita che possono presentarsi modificati rispetto al passato. Infatti è possibile che la stitichezza fosse già pregressa rispetto al periodo in cui una donna va in menopausa, oppure che la donna si lasci andare ad un’alimentazione sregolata perché troppo ricca di grassi e zuccheri, con una certa carenza di fibre alimentari.

In più sulla stitichezza possono incidere anche la sedentarietà, lo stress della vita quotidiana, il fatto di dover consumare i pasti troppo in fretta (specialmente il pranzo se si consuma via da casa). Tutte concause che contribuiscono a creare problemi nella digestione e così incidono anche sulla regolarità intestinale.

 

 

Le cure naturali per la stitichezza in menopausa

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Per combattere in maniera naturale la stitichezza in menopausa servono buone abitudini e rimedi naturali, a cominciare da quelli a tavola. Per prima cosa quella di rallentare i ritmi quotidiani, perché la fretta è la prima alleata della stitichezza, mentre è corretto seguire i tempi giusti anche per assecondare le necessità del fisico.

E poi la stitichezza in menopausa si combatte a tavola, in primis arricchendo l’alimentazione quotidiana con l’apporto di fibre: quindi spazio a pasta, pane,e cereali integrali almeno due o tre volte alla settimana, ma soprattutto frutta e verdura consumando ogni giorno cinque porzioni tra pranzo e cena.

Inoltre nella dieta settimanale non devono mai mancare le prugne perché sono antiossidanti naturali, ma hanno anche proprietà depurative, e le mandorle che sono ricche di vitamine del gruppo B1 e B2, E, oltre che di ferro, magnesio e calcio, aumentando anche la calcificazione delle ossa.

 

Altri rimedi per la stitichezza in menopausa

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E ancora, yogurt e alimenti ricchi di fermenti lattici che permettono di regolarizzare in maniera semplice la flora batterica intestinale, essenziale per la regolarità, oltre all’olio extravergine di oliva crudo per condire perché possiede un’azione stimolante sulla funzionalità intestinale.

Bisogna bere molta acqua naturale (almeno 2 litri al giorno) per eliminare le scorie. Inoltre se l’intestino non si comporta come dovrebbe, prima di pensare ai farmaci possono venire in soccorsi le tisane, da bere a metà pomeriggi e la sera prima di addormentarsi; altea o malva sono due tra le piante più consigliate.

Solo in casi estremi per combattere la stitichezza in menopausa si può fare ricorso ad integratori di fibre, o ancora a farmaci lassativi, da prendere comunque dietro consiglio medico, per favorire lo svuotamento dell’intestino.

Emorroidi e Stitichezza: ecco gli aspetti in comune, cause e rimedi

 

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E’ stato stimato da svariate ricerche che sono veramente tante le persone che soffrono della patologia emorroidale. Si calcola, infatti, che il 50 per cento delle persone hanno sofferto o soffrono di emorroidi, anche se la maggior parte non si rivolge al medico curante perché ritiene questa patologia come un motivo di vergogna e di imbarazzo.

Non parlarne, però, spesso ha conseguenze realmente gravi. Non sempre, infatti, i sintomi più comuni – come il sangue nelle feci – sono riconducibili esclusivamente alle emorroidi, ma a volte sono i sintomi di malattie molto gravi come il tumore del colon.

 

 

Per questo motivo è fondamentale rivolgersi al proprio medico curante per avere la certezza di non soffrire di patologie potenzialmente pericolose anche per la propria vita.

Qualora abbiate, perciò, questa patologia non fermatevi a cercare online possibili correlazioni con altre sintomatologie, ma rivolgetevi al medico.

Appurato che siano “solo” emorroidi, sebbene si tratti di una malattia che causa veramente tanti fastidi, non solo sotto il profilo psicologico, ma anche sotto quello fisico (tra gli altri sintomi abbiamo prurito, dolore nella defecazione, difficoltà a camminare o a sedersi), è chiaramente importante riuscire a ristabilirsi prima possibile.

Prima di ricorrere ad operazioni che sono comunque invasive e costringono a letto – ma che sono necessarie nei casi di emorroidi più acute e gravi – si può andare ad agire direttamente sulle cause delle emorroidi. In genere le cause principali sono di natura genetica, “dello stato interessante delle donne” e dell’alimentazione.

Per capire la correlazione che c’è tra stitichezza ed emorroidi, bisogna partire proprio dall’alimentazione, che nella più gran parte dei casi è a sua volta causa essa stessa della stitichezza.

Per dare una risposta immediata alla domanda se c’è una correlazione tra le emorroidi e la stitichezza, vi anticipiamo da subito che la stitichezza è una delle cause più comuni.

Proprio per questo è fondamentale agire e modificare la propria alimentazione per risolvere il problema delle emorroidi.

 

 

Come la stitichezza è causa delle emorroidi

Se vi state chiedendo in che maniera la stitichezza sia una delle principali cause delle emorroidi, la spiegazione è estremamente semplice.

Essendo le emorroidi una sorta di “cuscinetti” vascolarizzati fondamentali per la continenza fecale, tendono ad infiammarsi e a divenire patologiche. La stitichezza provoca delle feci dure e di difficile espulsione, che passando sul canale anale vanno a irritare questi cuscinetti, fino a causarne l’infiammazione e la perdita di sangue.

Andare in bagno regolari, perciò, è il primo modo per evitare di avere le emorroidi. Viceversa, anche avere la diarrea, quindi il problema inverso, causa questa patologia, poiché la diarrea consiste in feci particolarmente acide e quindi irritanti per le emorroidi.

 

Come modificare l’alimentazione per risolvere il problema di stitichezza

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Per risolvere la stitichezza, perciò, come vi abbiamo anticipato sopra, è necessario cambiare l’alimentazione, sia sotto il profilo dei cibi da evitare che per quanto riguarda i cibi da preferire.

Tra i cibi da evitare assolutamente per combattere il problema della stitichezza, abbiamo i cibi piccanti e speziati, oltre agli alcolici e i cibi complessi e ricchi di grassi.

E’ molto importante, invece, bere tanta acqua che aiuta ad ammorbidire le feci e quindi a rendere più confortante la defecazione: almeno un litro e mezzo al giorno.

Tra i cibi da preferire, sicuramente, tutte le verdure cotte: spinaci, fagiolini verdi, bieta, cicoria. I legumi sono molto salutari: preferite, però, lenticchie e ceci ai fagioli che sono più pesanti se si soffre di stitichezza.

Aggiungete due porzioni di frutta “con la buccia” ai vostri pasti, a metà mattinata e a metà pomeriggio, in particolare mele e pere.