Stitichezza ed emorroidi

 

stitichezza e emorroidiStitichezza ed emorroidi sono due facce, molto antipatiche, di una stessa medaglia. Le seconde, infatti, accompagnano spesso la prima e possono essere causa e conseguenza. La stitichezza, conosciuta anche come stipsi, è quel disturbo che consiste nella diminuzione e/o modifica delle evacuazioni, caratterizzate da feci dure e spesso accompagnate da dolore. Tale problema può dipendere da molte cause diverse e può essere di tipo acuto o cronico. Nel primo caso la condizione di stitichezza è passeggera, legata ad un momento o situazione particolare (ad esempio quando si è in viaggi o in vacanza) e si risolve brevemente. Nel secondo caso, la stitichezza cronica è provocata da diverse concause che interagiscono tra loro. Un importante ruolo giocano l’alimentazione, il movimento e la condizione psicologica.

 

 

Le emorroidi sono delle dilatazioni delle vene che rivestono la parte inferiore del retto, la cui funzione è quella di chiudere il canale anale per contenere la materia fecale. Questi cuscinetti sono molto vascolarizzati, ovvero ricchi di venuzze che, nel caso si infiammino tendono a gonfiarsi e a fuoriuscire dalla loro naturale sede. Le emorroidi possono essere sia interne, ovvero posizionate all’interno dell’ano, che esterne e presentarsi con diversi gradi di intensità. Esse provocano prurito, dolore e perdite di sangue al momento dell’evacuazione e vanno trattate con estrema cura, previa visita dal medico specializzato.

Stipsi ed emorroidi hanno un legame stretto che rischia di diventare un vero e proprio circolo vizioso. Emorroidi e ragadi anali sono tra le cause della stipsi in quanto occludono il passaggio volto all’evacuazione, provocando dolore durante la stessa. Allo steso tempo la stitichezza è una delle possibili cause delle emorroidi poiché, dati gli sforzi e le spinte per evacuare, contribuisce alla rottura dei vasi sanguigni e quindi alla loro formazione.

 

 

Poiché la stitichezza non è essa stessa una malattia, ma chiaro sintomo di una patologia, per curarla sarà necessario individuare le reali cause che la provocano insieme all’aiuto e alla guida del medico. Nel caso in cui il disturbo della stitichezza non dipenda da cause fisiche, ma da uno stile di vita inadeguato, sarà necessario intervenire sulle proprie abitudini, modificandole al meglio partendo dalla dieta (chiave fondamentale anche per la prevenzione e cura delle emorroidi).

 

Rimedi, Cure e terapie per emorroidi e stitichezza

Le cure per queste due problematiche tra loro correlate corrono parallele. Innanzitutto bisogna intervenire sull’alimentazione integrando il consumo di acqua, cibi ricchi di fibre (cereali integrali, frutta e verdura) e probiotici (fermenti lattici e yogurt) e riducendo l’assunzione di cibi piccanti e grassi, concedendosi pasti ad orari regolari e nel giusto lasso di tempo. Inutile strafogarsi di cibi “sani” in pochi minuti senza dare il tempo al cervello di registrare l’assunzione di cibo e all’apparato digerente di mettersi in moto adeguatamente. Un ruolo molto importante lo svolge anche l’attività fisica. Ritagliatevi almeno mezzora al giorno per correre o passeggiare a ritmo sostenuto, iscrivetevi in palestra o entrate in una squadra. Infine, ma non per importanza, sarà bene valutare l’aspetto psicologico della persona, analizzandone ansie, paure e stress, dialogando e risolvendo eventuali problemi.

Stitichezza nei bambini

 

stitichezza bambiniLa stitichezza è un problema che affligge non solo gli adulti, ma anche bambini e neonati. La stitichezza nei più piccoli è un disturbo piuttosto frequente e consiste, come negli adulti, nell’emissione di feci formate dure con fatica e frequenza assai diminuita rispetto al normale. Di norma, i neonati dovrebbero scaricarsi all’incirca dopo ogni pasto, sebbene il non scaricarsi per 4/5 giorni di fila non debba allarmare le mamme. Il latte materno infatti, viene in gran parte assorbito dall’organismo del piccolo, lasciando ben pochi residui da evacuare. Nei neonati allattati con latte materno, il problema è assai raro, mentre potrebbe essere più frequente nei piccoli allattati con latte artificiale nel caso questo non sia diluito a sufficienza. Nel raro caso in cui questo disturbo sia collegato a cause di tipo organico, sarà associato a vomito e disturbi della crescita. In questi casi parlarne con il pediatra aiuterà ad individuare immediatamente la cura più adeguata.

 

 

La stitichezza nei bambini 2/3 anni

Il problema della stitichezza nei bambini di questa età è generalmente di tipo funzionale. Due le cause: una causa ti tipo psicologico, legata all’uso del vasino, e una relativa all’alimentazione. In questo secondo caso il problema dipende dalla mancanza di liquidi e fibre nella dieta del bambino. Invogliate il piccolo a bere acqua durante il giorno, magari personalizzando una bottiglietta d’acqua e proponendoglielo come un gioco. Assicuratevi che mangi frutta e verdura (sul web trovate moltissime ricette per camuffare questi alimenti se il piccolo si rifiuta di mangiarli). Infine, abituatelo a fare merenda con uno yogurt. Questi piccoli suggerimenti vi aiuteranno a correggere la sua alimentazione sin dall’infanzia, regalando sane abitudini al piccolo.

Il problema però, come detto antecedentemente, può altresì avere un’origine psicologia correlata al passaggio dal pannolino all’uso del vasino. Spesso i piccoli hanno paura di questo cambiamento e reagiscono sviluppando una notevole dose di stress. Innanzitutto abbiate cura di creare un ambiente intimo e confortevole. Affiancate il piccolo durante le prime sedute, magari raccontandogli una storia e senza mai mettergli fretta. Insegnate al bambino o alla bambina la corretta posizione da tenere quando si trova sul vasino, con le ginocchia larghe e i piedi ben fermi a terra, in modo da agevolare l’evacuazione e stabilite alcuni orari in modo da regolarizzare il ciclo e rendere più sicuro il bambino. Nessun rimprovero, perdita di pazienza o minaccia. Per i piccoli il passaggio è piuttosto complesso e delicato e va assecondato senza arrecare ulteriore stress (si rischia altrimenti in un circolo vizioso che può portare a vere e proprie occlusioni con conseguenze ben più gravi).

 

 

Rimedi naturali contro la costipazione nei bambini

La prima cosa che si può fare per aiutare bambini e neonati in caso di stitichezza, è massaggiare tronco e addome con movimenti lenti e circolari, volti al rilassamento dei visceri e dei muscoli, nonché al rilassamento del piccolo. E’ meglio evitare il più possibile purghe e lassativi che rischiano di essere davvero pericolosi per bambini così piccoli. Per i bambini dai 2 anni in su, assicuratevi che non facciano vita sedentaria, ma giochino e si muovano ogni giorno. Un bambino che passa il pomeriggio a poltrire sul divano sarà molto più soggetto a problemi di stipsi rispetto ad uno che gioca e corre all’aria aperta.

 

Il medico e i farmaci

Nei casi più estremi è bene rivolgersi al medico pediatra per un primo intervento. Può succedere che le feci diventino talmente dure da rendere necessaria la stimolazione rettale (da effettuare con estrema cautela e con l’ausilio degli strumenti giusti) o la somministrazione di microclismi che contengono generalmente acqua distillata e olio di vaselina (due sostanze che servono ad ammorbidire le feci).

Stitichezza e omeopatia


stitichezza e omeopatiaLa stitichezza, nota anche come stipsi, è quel disturbo caratterizzato dalla scarsa emissione di feci spesso in modalità dolorosa. Non si tratta di una vera e propria patologia, ma di un sintomo del malfunzionamento dell’intestino. Ciò può essere dovuto ad una miriade di cause differenti. La costipazione può infatti dipendere da una cattiva alimentazione, povera di fibre e liquidi, dall’assenza di attività motoria, da uno stato di ansia e stress, da un problema anatomico. A livello puramente organico, essa dipende da una disfunzione della muscolatura intestinale che non spinge a sufficienza da trasportare il materiale fecale fino al colon per l’evacuazione, con il conseguente indurimento della materia.

 

 

La stitichezza è molto diffusa, soprattutto nel mondo occidentale tra donne e anziani (si conta un’incidenza quattro volte maggiore rispetto agli uomini). Si parla di stitichezza acuta nel caso in cui tale disturbo sia passeggero e occasionale, legato magari ad un intervento, ad una malattia o all’assunzione di farmaci che indeboliscono la flora batterica. Si parla di stitichezza cronica quando il problema permane nel tempo, spesso legato ad uno stile di vita inadeguato e per il quale è necessaria rivolgersi al proprio medico.

 

Curare la stitichezza con l'omeopatia

L’omeopatia è una tipologia di cura utile ed efficace sia per le forme occasionali di stipsi sia per quelle croniche. Sarà ovviamente necessario rivolgersi al medico omeopata per la valutazione dei sintomi, la diagnosi e lo sviluppo della cura più adeguata in base alle proprie esigenze. In linea generale le forme di stitichezza cronica vengono trattate con potenze alte, 15 e 30 CH (Omeopatia: Diluizione e Dinamizzazione - Diluizioni omeopatichediluizioni centesimali).

 


Potrebbe interessarti: http://www.my-personaltrainer.it/erbe-medicinali/omeopVediamo insieme alcune possibilità:

La Graphites viene prescritta in caso di stipsi ostinata, della durata di diversi giorni, in totale assenza dello stimolo a defecare e accompagnata da forte meteorismo e altri disturbi di natura gastrica.

Nella stessa situazione, ma senza la presenza di dolore legato alla stitichezza, viene prescritto l’Opium. Tale rimedio funziona nei casi in cui il disturbo peggiori con il calore o dopo aver dormito.

I caso di stipsi persistente e senza alcuno stimolo, con un’evacuazione talmente difficile da rendere necessario l’aiuto delle dita, viene prescritta la Silicea.
Nel caso in cui le feci si presentino molli e il retto sia infiammato viene prescritta l’Alumina. Essa combatte la secchezza delle mucose, tipica del disturbo in bambini e anziani.

La Nux Vomica viene prescritta nel caso in cui lo stimolo all’evacuazione sia presente, ma il paziente avverte un senso di non completo svuotamento. Tale principio viene prescritto a soggetti la cui alimentazione risulta fortemente sregolata e non bilanciata oppure alle persone che soffrono di stipsi quando in viaggio, poiché a disagio e di difficile adattamento alla nuova situazione. Il sintomo peggiora al mattino e in presenza di freddo.

In caso di stitichezza ostinata, con feci estremamente dure e secche con soggetto irritabile che soffre al contempo di disturbi di natura gastrica, viene prescritta la Bryonia.